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Import-Export della Città metropolitana di Bologna - categorie merceologiche

Questo file Tableau, composto da 1 grafico cui è affiancata una tabella, mostra la suddivisione degli scambi commerciali della Città metropolitana di Bologna in base al settore economico. La tabella entra nel maggior dettaglio specificando le singole componenti merceologiche, a livello di "gruppo" dei settori economici del grafico.

La "meccanica tradizionale" anche nel 2020 è la locomotrice dell’export bolognese: circa un terzo delle esportazioni felsinee è rappresentato da merci di da questo settore merceologico; è comunque importante segnalare come la meccanica tradizionale faccia segnare la battuta d’arresto più rilevante in termini assoluti, con un calo su base annua di oltre 600 milioni. Restano molto rilevanti anche le esportazioni di "mezzi di trasporto" (circa 2,7 miliardi; -227 milioni sul 2019), del comparto "moda" (1,5 miliardi) e del settore "elettrico, elettronico, biomedicale" (1,2 miliardi; in calo di 188 milioni). Meritano un discorso a parte le esportazioni del settore alimentare (che include anche i tabacchi): dopo la crescita di 1,2 miliardi tra 2018 e 2019, si conferma un settore in salute, con oltre 2 miliardi di export, rappresentando il terzo settore come capacità di export; la crescita sul 2019 è di oltre 250 milioni di euro (+14,6%).

Entrando nel dettaglio dei gruppi merceologici, con quasi 2,4 miliardi di euro, la voce principale è quella relativa alle "altre macchine di impiego generale", seguite dagli “autoveicoli”, con circa 1,6 miliardi, e dal tabacco con oltre 1,5 miliardi. E’ proprio quest’ultimo gruppo ad aver registrato la crescita maggiore su base annua, con un incremento di oltre 270 milioni di euro (+21,8%).

Per quanto riguarda le importazioni il settore leader è quello dei "mezzi di trasporto", con 1,5 miliardi di euro di importazioni; alle sue spalle ci sono 4 categorie merceologiche con importazioni tra circa un miliardo e 1,2 miliardi di euro nell'ordine: "moda", "elettrico, elettronico, biomedicale", "chimica, gomma, plastica" e "meccanica tradizionale". Entrando nel dettaglio, a livello di gruppo economico sono le importazioni relative agli autoveicoli a ricoprire la quota più rilevante, con 815 milioni (-14%).

Il 56,2% dei saldi commerciali bolognesi sono frutto delle vendite di prodotti della "meccanica tradizionale". Nel 2020 l'attivo di questo settore è stato di poco superiore ai 3,9 miliardi di euro, in calo di 450 milioni sul dato del 2019. Il settore alimentare, grazie ai tabacchi, fa registrare un saldo superiore agli 1,4 miliardi di euro, in crescita di oltre 300 milioni su base annua.