Le imprese attive nel territorio del comune di Bologna a fine 2018 sono 32.614, 8 in meno rispetto all'anno precedente: si arresta dunque la tendenza positiva che era in atto dal 2015. Crescono ulteriormente, sia in termini assoluti (+428 imprese rispetto al 2017) che relativi (+4,1%) le società di capitale, mentre se si analizza la tipologia si scopre che il segno più riguarda prevalentemente le attività professionali e i servizi ricettivi e di ristorazione. In città sono in lievissima flessione gli imprenditori stranieri (-5 nel complesso): a fine 2018 sono in crescita dello 0,4% rispetto al 2017 quelli provenienti dalla Comunità europea, mentre registrano un calo del -0,3% quelli che arrivano da paesi extra UE. La percentuale delle imprese giovanili in città si riduce, ma meno rispetto alla tendenza della Città metropolitana e rappresenta l’8,1% del totale delle imprese attive a Bologna. L'analisi del tessuto imprenditoriale in città e nell'area metropolitana è stata effettuata dall'Ufficio di Statistica del Comune di Bologna sulla base dei dati forniti dalla Camera di Commercio.
Le imprese
L'Emilia-Romagna, con una perdita netta di 1.929 imprese attive, chiude il 2018 con un numero complessivo di aziende pari a 402.829 (-0,5% rispetto al 2017), ma conferma la quinta posizione nella graduatoria stilata in base al numero assoluto di imprese attive in Italia. Se si guarda al territorio della città metropolitana di Bologna, il segno meno è confermato: al 31 dicembre 2018 le imprese attive risultano 84.142, 490 in meno (-0,6%) rispetto al 2017. Rispetto a dieci anni prima, hanno chiuso i battenti in 4.300. Il trend, dopo i parziali segnali di ripresa del 2010 e del 2011, è in costante diminuzione. Bologna rimane comunque stabile al dodicesimo posto nella graduatoria delle province italiane per numero assoluto di imprese. Nell'area metropolitana bolognese l'indice di imprenditorialità (numero delle imprese attive divise per la popolazione residente) è pari a 8,3 imprese ogni 100 abitanti, in calo di un decimo di punto percentuale rispetto al 2017. E ora la città di Bologna: sotto le Due Torri le imprese attive a fine 2018 risultano 32.614 (0,0% rispetto al 2017), mentre il tasso di imprenditorialità ha avuto un andamento analogo a quello dell’area metropolitana: 8,3 imprese ogni 100 residenti, in calo di 0,1 punti sul dato di fine 2017. Confermata l'elevata incidenza delle ditte individuali: sono il 46,6%, pari a 15.422 imprese. Le società di persone, che rappresentano il 17,4%, sono in calo del 3,2%, mentre continua la crescita delle società di capitale (+4,1%). Nel territorio del comune di Bologna il maggior numero di imprese opera nel commercio; presenze rilevanti anche nelle costruzioni e nelle attività immobiliari. Rispetto al 2017 si registra un calo di 185 imprese nel commercio (-2,1%), di 28 nelle manifatture e nelle costruzioni (rispettivamente pari al -1,8% e al -0,7%). Buona invece la crescita delle attività professionali che segnano che segnano un +2,9%, con 69 imprese attive in più rispetto al 2017. In terreno positivo anche le aziende operanti nei servizi ricettivi e di ristorazione (+1,9%; +59 imprese), nell'informazione e comunicazione (+3,4%, 49 nuove imprese) e nel credito e assicurazione (+2%, 25 in più). Nel 2018 calano le imprese artigiane anche nel territorio comunale di Bologna: al 31 dicembre erano 8.380 (-117 unità), in discesa dell’1,4% su base annua, percentuale analoga a quella riscontrata a livello di area metropolitana dove le imprese artigiane sono 26.679 (-1,4%, pari a 366 imprese in meno). Per quanto riguarda le cooperative, quelle attive nell'area metropolitana bolognese a fine 2018 sono 1.000, 18 in meno rispetto al 2017 (-1,8%). In città le cooperative sono 505, 14 in meno rispetto al 2017.
Gli imprenditori stranieri
Nell'ultimo decennio il numero degli imprenditori stranieri titolari di imprese individuali nell'area metropolitana di Bologna è aumentato del 45,1%, passando da 5.392 a 7.827. Al 31 dicembre 2018 sono 1.706 i titolari appartenenti alla Comunità europea, mentre superano i 6.100 quelli extra Ue. Gli stranieri rappresentano il 17,2% dei titolari di imprese individuali. Su tutta l'area metropolitana l'incremento di titolari stranieri di imprese individuali nel 2018 è stato di appena 5 nuove ditte in più rispetto al 2017. La maggioranza proviene dall'Asia e dall'Africa (rispettivamente 2.491 e 1.674). L'incremento maggiore riguarda gli imprenditori provenienti dall’Europa non comunitaria, 34 in più (+2,2%), mentre si registra un’ulteriore contrazione (-3,8%) per quelli africani. Se si guarda alla sola città di Bologna, l'aumento di imprenditori stranieri negli ultimi dieci anni è oltre il 60%: sono passati da 2.332 a 3.834; per la prima volta da quando c’è la serie storica nel 2018 si è registrato un leggerissimo calo rispetto al 2017: -0,1%, pari a 5 titolari in meno. In lieve aumento nel 2018 gli imprenditori europei non comunitari: a fine 2018 sono 712 i titolari provenienti da paesi appartenenti alla Comunità europea (+0,4%) mentre 3.122 sono originari di paesi extra Ue (-0,3%). Complessivamente in città il 25,3% dei titolari di imprese individuali è straniero (quota cresciuta di quasi mezzo punto percentuale rispetto al 2017). Seppur in leggero calo rispetto al 2017, in città un po' più di 4 imprenditori stranieri su 10 sono di provenienza asiatica. Si tratta di 1.569 titolari di impresa (22 in meno sul 2017, -1,4%). Lo zoom su questi dati ci permette di verificare come si arresti la crescita della Cina: 560 imprenditori attivi in città sono cinesi (1 in meno nel 2018 rispetto al 2017). Seguono i pakistani (454, 11 in meno) e i cittadini del Bangladesh (347, 11 in meno). La maggior parte degli imprenditori extracomunitari opera in attività commerciali (1.153, pari al 36,9% del totale). Seguono le costruzioni e le attività di alloggio e ristorazione; registrano un balzo vistoso (+47,6% sul 2017) le attività professionali con 10 nuove imprese.
Le imprese femminili
A fine dicembre 2018 le imprese femminili attive nell’area metropolitana di Bologna sono 17.827, in leggero calo rispetto all’anno precedente (-0,2%) e rappresentano il 21,2% del totale delle imprese attive. A fine 2018 le imprese “rosa” attive a Bologna città sfiorano quota 7.200, pari al 22% delle aziende operanti sul territorio cittadino. Rispetto al 2017 si registra un aumento di 5 unità (+0,1%); l’incremento risulta pari a poco meno di 200 unità rispetto al dato del 2014, primo anno della serie storica (+2,7%). Sebbene in calo rispetto al 2017, il settore commerciale, con poco meno 2.000 imprese attive, si conferma quello dove opera la maggioranza delle ditte femminili; è rilevante anche il numero di imprese rosa operative negli altri servizi personali, nell’alloggio e ristorazione e nelle attività immobiliari.
Le imprese giovanili
A fine 2018 le imprese giovanili (cioè gestite prevalentemente da under 35) attive in provincia di Bologna sono 6.047, in calo rispetto al 2017 (-227 unità, pari al -3,6%). Rispetto al 2011, primo anno di rilevazione di questa tipologia imprenditoriale, le aziende gestite da under 35 nell'area metropolitana di Bologna sono diminuite di oltre 1.550 unità, con un calo del 20,5%. Sotto le Due Torri le imprese giovanili stanno lievemente meglio rispetto al dato sull'area metropolitana: in città sono 2.628, 77 in meno rispetto al 2017 (-2,8%). Oltre 8 imprese su 100 in città sono giovani. La maggioranza è attiva nel commercio (28,8%), nelle attività di alloggio e ristorazione (16,8%) e nelle costruzioni (13,7%).
Lo studio integrale dell'Ufficio di Statistica, che comprende anche le mappe tematiche per analizzare la presenza delle imprese in tutti i Comuni dell'area metropolitana, è disponibile su Iperbole sul sito dell'area Programmazione, Controlli e Statistica a questo link.