
L’aggiornamento riguarda, in particolare, i dati relativi alle variabili demografiche, ora riferiti al 31 dicembre 2016, e ai redditi (2015), mentre sono rimasti invariati gli indicatori calcolati sulla base dei dati del Censimento del 2011 (percentuale di laureati, percentuale di abitazioni non occupate, percentuale di abitazioni occupate in affitto). Rispetto alla versione precedente è rimasto immutato il numero delle variabili (14) articolate in 3 ambiti ed è stata usata la stessa metodologia per il calcolo dei 3 indicatori di potenziale fragilità (demografica, sociale ed economica).
Ognuno dei 3 indicatori è ottenuto a partire dalle variabili del rispettivo ambito, mediante un procedimento che assegna un punteggio da 0 a 100 ai valori di ogni singola variabile e successivamente operando una media dei diversi punteggi.