La Mappa delle Aree Interne è uno strumento, messo a punto da ISTAT, che guarda all’intero territorio italiano nella sua articolazione a livello comunale.
In prima battuta la mappa identifica i Poli/Poli intercomunali, ovvero i Comuni con un’offerta congiunta di tre tipologie di servizio: salute, istruzione e mobilità (presenza dei servizi a fine 2019). Poi rappresenta tutti gli altri Comuni in base alla loro distanza da questi Poli (in termini di tempi medi effettivi di percorrenza stradale), classificandoli in quattro fasce a crescente distanza relativa: Cintura, Intermedi, Periferici, Ultraperiferici. Maggiore è la distanza di un comune dal suo Polo, maggiore sarà potenzialmente la difficoltà nella fruizione di servizi.
Per il ciclo di programmazione 2021-2027, l’insieme delle Aree interne viene rappresentato dai Comuni classificati come Intermedi, Periferici e Ultraperiferici (classificazione AI 2021-2027).
Nel territorio metropolitano bolognese, la Classificazione delle Aree interne di Istat individua come Poli, il comune di Bologna e quello di Imola. Nell’area della “Cintura” ci sono 20 comuni e 20 sono anche i comuni “Intermedi”. 12 sono i comuni “Periferici”; mentre un solo comune, Castel d’Aiano, è stato classificato come “Ultraperiferico”. Le aree maggiormente periferiche sono quelle di montagna.
La classificazione di Istat permette anche di individuare i comuni di destinazione prevalente. La maggior parte dei comuni dell'area metropolitana bolognese gravitano ovviamente sul Comune di Bologna (31 comuni), 11 comuni su Imola, 5 su Ferrara, 4 su Pistoia, 2 su Modena, 1 su Prato e 1 su Lugo.
Qui mappe e tabelle relative al territorio della Città metropolitana di Bologna.
Qui maggiori dettagli sulla metodologia utilizzata da Istat.