Nel 2022 la città metropolitana di Bologna è al secondo posto - tra le città metropolitane - per tasso di attività, ovvero il rapporto tra le persone attive tra i 15 e i 64 anni (occupate e disoccupate) e la popolazione residente della stessa classe di età. Il valore, pari a 74,3%, sale di 1,0 punti percentuali rispetto al 2021, ed è dopo a Firenze (76,5), subito prima di Milano (72,4) e molto al di sopra della media nazionale (65,5%).
Bologna si conferma fra le prime città metropolitane anche per il tasso di occupazione (15-64 anni), con il 71,6% contro il 60,1% nazionale, ancora una volta dopo Firenze (71,9) e seguita da Milano (70,1). il 2022 segna una ripresa per Bologna, dopo la battuta d'arresto iniziata nel 2020 e proseguita nel 2021, registrando un valore ancora in aumanto di 1,7 punti percentuali, in linea con l'andamento nazionale. Il posizionamento di Bologna è confermato anche rispetto al tasso di occupazione femminile (15-64 anni), pari a 66,5%, anche in questo caso dopo Firenze (69,1%) e prima di Milano (64,3%).
Il tasso di disoccupazione bolognese cala al 3,6%, è il più basso nella graduatoria delle città metropolitane ed è meno della metà di quella nazionale (8,1%). Anche rispetto al tasso di disoccupazione femminile, Bologna registra il valore inferiore e quindi più positivo tra le città metropolitane. Il valore, pari a 4,0% è in miglioramento rispetto al 2021 di 2,0 punti percentuali.
Sono alcuni dei dati pubblicati sulle tendenze del mercato del lavoro nel 2021, esaminate - in forma comparata tra le 14 città metropolitane italiane – nello studio elaborato dal Servizio Studi e Statistica della Città metropolitana di Bologna, sulla base dei dati della rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat.
La versione dinamica e interattiva dello studio è consultabile sul sito Città metropolitane a confronto nella sezione dedicata al Lavoro.