
Nel territorio della città metropolitana di Bologna sono il 51,4% le residenti, ovvero 523.174 donne su un complesso di 1.017.536 residenti (dato al 31/12/2023). La loro l’età media è di 48,0 anni e il 27,2% ha un’età superiore ai 64 anni, percentuale che per gli uomini si abbassa al 22,2%. Le straniere sono 65.078 e la comunità più rappresentata è quella di cittadinanza rumena con 15.187 donne.
Nell’istruzione secondaria di secondo livello, è più marcata la presenza femminile al liceo, rispetto ai tecnici e ai professionali, ed in particolare, per l’anno scolastico 2022-‘23, il liceo linguistico registra 390 ragazze rispetto a 100 ragazzi. Anche la percentuale di neo-diplomati che si iscrivono per la prima volta all'università, nell’anno 2022, vede le ragazze, con il 62%, più predispose a continuare gli studi rispetto ai ragazzi (50,4%).
Nel 2023 il tasso di occupazione femminile (15-64 anni) è pari al 69,4% (circa 3 punti percentuali in più rispetto al 2022), quello maschile raggiunge il 77,5% (circa +1% rispetto all’anno precedente), dati che evidenziano come sia stata la componente femminile a contribuire maggiormente alla riduzione delle distanze tra i generi, che si assesta a 7,9 punti percentuali.
Il tasso di disoccupazione totale (15-74 anni), sempre nel 2023, è pari al 3,8%, contrapposto al 5% e 7,7% rispettivamente della regione e dell’Italia. In particolare, nel territorio bolognese, prosegue la contrazione della differenza dei tassi tra generi, pari a 0,7 punti percentuali, come effetto della diminuzione del tasso femminile (3,4% rispetto a 4,0%) a cui si contrappone l’aumento del tasso maschile (da 3,3% nel 2022 al 4,1% del 2023). Riduzione della disoccupazione anche in ambito regionale e nel territorio nazionale: il comportamento regionale tra i generi è simile a quello del nostro territorio, anche se il tasso di disoccupazione femminile in regione è superiore (6,2%) e in Italia arriva all’8,8%.
Analizzando il posizionamento dei tassi rispetto a classi di età, le giovani donne tra i 25-34 anni, evidenziano un miglior tasso occupazionale, pari al 74,8%, con differenza tra i generi di 11,1 punti percentuali, mentre tra le over 50, si ha un più basso tasso di disoccupazione, pari al 2,5%, più alto di 0,6 punti percentuali rispetto al maschile.
Ancora significativa, e in leggero rialzo, la distanza tra le retribuzioni di uomini e donne nel settore privato. La retribuzione media annua dei maschi nel 2022 è pari a 30.582 euro e risulta ancora superiore del 29,5% rispetto alla media femminile, pari a 21.559 euro.
Con riferimento all’imprenditoria, nel 2024 la città metropolitana registra 17.707 imprese femminili, percentualmente pari al 21,6%, con una variazione dal 2023 negativa, in aumento, e pari a -2,1%. I settori Ateco più rappresentati sono “commercio”, “altri servizi personali” e “servizi di alloggio e ristorazione”. ”Istruzione” e “credito e assicurazioni” sono i settori di attività che mostrano un trend crescente nell’ultimo anno.
Attraverso la percentuale dei votanti rispetto agli aventi diritto di voto, osserviamo che, per quanto riguarda le elezioni europee, la partecipazione non si discosta tra i sessi nell’ultimo anno elettorale, il 2024, dove è pari al 60,8%. Nelle precedenti tornate elettorali, dove la partecipazione degli elettori/trici era ben più elevata, la componente femminile distanziava positivamente la maschile per almeno 2 punti percentuali.
Analizzando i dati sulle cariche elettive per genere, emerge che nelle amministrazioni comunali del territorio metropolitano, al 31 dicembre 2024, l'assessora è la figura dove prevale la presenza femminile, con 129 donne contro i 115 uomini. Tra le cariche di sindaco/a e consigliere/a, le presenze femminili sono inferiori e numericamente più distanti.