L'analisi dell'Ufficio di Statistica del Comune parte dal 15° Censimento generale della popolazione del 2011, che ha rilevato come a Bologna oltre la metà (54,5%) dei residenti con più di 6 anni di età è in possesso di un diploma o di un titolo universitario. Le differenze tra maschi e femmine sono più evidenti tra le persone meno istruite: chi possiede al massimo la licenza elementare rappresenta il 19,3% degli uomini e il 25,7% delle donne. Tra gli uomini invece ci sono più persone con un titolo di licenza media inferiore. Più equilibrate le percentuali dei diplomati e dei laureati: in particolare quest'ultima è leggermente più elevata tra le donne. Se si analizza l'ultimo trentennio, il livello di istruzione dei bolognesi risulta in netto aumento per entrambi i sessi. In particolare, la quota di laureati sul totale (22,9% secondo l'ultimo censimento) è passata per gli uomini dall'8,1% del 1981 al 22,7% del 2011. Trent'anni fa le donne laureate erano appena il 4,6% e nel 2011 sono passate al 23%. Di contro, diminuisce drasticamente la quota di chi non possiede alcun titolo di studio o si è fermato alla sola licenza elementare: il fenomeno è riferito soprattutto alle persone di età avanzata. Nella generazione dei trentenni infatti, i titoli di studio più elevati sono stati acquisiti dalla stragrande maggioranza dei cittadini. In particolare ben il 47,7% delle donne in questa fascia di età ha un titolo universitario.
Analizzando i dati riferiti al Censimento 2011, le donne mostrano quote di laureati più elevate degli uomini fino alla fascia di età 50-54 anni: pertanto già a metà degli anni Ottanta le donne conseguivano un titolo universitario in misura superiore agli uomini. I divari più elevati tra i due sessi si verificano tra i 25 e i 34 anni: in questa fascia di età a Bologna una donna su due è laureata. Se nel 1981 gli uomini erano la maggioranza tra i laureati (60,3%) e diplomati, nel 2011 le donne sono ormai passate in vantaggio, seppur contenuto, tra laureati e diplomati: sono in sostanziale parità coi maschi tra i possessori di licenza media e rimangono la maggioranza tra chi ha un titolo di studio basso o non lo ha proprio. Questo si spiega con l'appartenenza a età avanzate alle quali le donne giungono in media più frequentemente rispetto agli uomini.
Le differenze di genere risultano marcate nelle scelte scolastiche: tra i residenti diplomati, ben il 37,9% proviene da un istituto tecnico, il 25,3% da un professionale e il 23,1% da un liceo. Molto minore il possesso di un titolo di istruzione magistrale (circa il 10%) o legato ad altri percorsi come quello artistico e musicale. Tra i maschi vince l'istruzione tecnica (scelta dal 48% dei diplomati contro il 28,7% delle diplomate). Le cifre si ribaltano se si guarda al diploma magistrale, mentre al liceo i valori dei due sessi risultano in linea. L'Ufficio di Statistica ha curiosato poi nel cambiamento, nel tempo, delle preferenze degli studenti, confrontando la generazione dei trentenni con quella degli over 74. Intanto si nota un aumento per entrambi i generi del titolo liceale. Nel caso dei maschi, col tempo si evidenzia una minor preferenza per l'istruzione tecnica, che rimane comunque quella prevalente. Nel caso delle donne, viceversa, la scelta dell'istruzione tecnica è in deciso aumento (una donna su tre), mentre si ridimensiona quella dell'istruzione magistrale (10,4%). Infine, dei quasi 21.300 residenti bolognesi con titoli di studio post laurea o post diploma accademico al censimento 2011, ben 11.806 sono donne (55,4%). In particolare le donne sono il 38,6% in più degli uomini tra i possessori di master di primo livello, e il 29,2% in più tra chi ha frequentato una scuola di specializzazione.
C'è poi uno zoom che riguarda il grado di istruzione degli stranieri. Nel 2011 a Bologna su 40.101 residenti stranieri di età maggiore di 6 anni, le persone non in grado di leggere e scrivere risultano solo l'1,7% e quelle alfabetizzate ma prive di un titolo di studio il 7,9%. Oltre la metà degli stranieri (51,8%) è invece in possesso di un diploma o di un titolo universitario. Le straniere censite, in particolare, sono decisamente più istruite degli stranieri: mostrano percentuali più elevate di laurea e diploma, non lontane da quelle registrate per le donne nel loro complesso.
Sempre più donne tra gli iscritti e i laureati all'Alma Mater
Lo studio dell'Ufficio di Statistica contiene un focus tutto dedicato agli studi universitari. Le donne sono in netta maggioranza tra gli iscritti all'Università di Bologna: nell'anno accademico 2015-2016 erano 45.200 su 81.348 (56%). Anche tra gli iscritti stranieri le donne sono di più: su 5.399 le studentesse sono 3.241 (60%). Stessa musica, anche se meno altisonante, tra gli iscritti ai corsi di dottorato (664 donne su 1.305 iscritti). Tra le matricole del 2015-2016, le femmine hanno scelto per la maggior parte Lettere e Beni culturali, mentre i maschi hanno preferito ingegneria e architettura. Questa situazione si riflette nella dinamica dei laureati: ogni 100 corone di alloro, 59 sono “rosa”. I laureati a Bologna nel complesso sono più veloci dei colleghi delle altre università italiane: ebbene, le laureate a Bologna sono ancora più rapide nel concludere gli studi e risultano più regolari (il 65,8% delle studentesse si laurea in corso contro il 60,3% dei colleghi maschi) oltre che più brave (il loro voto medio di laurea è 103,4 contro 101,9 dei maschi). I fuoricorso sono soprattutto maschi. Nonostante questo, secondo i dati raccolti da Almalaurea e analizzati dall'Ufficio di Statistica del Comune, le donne laureate a Bologna nel complesso percepiscono retribuzioni più basse sia a un anno che a tre e a cinque anni dalla laurea, rispetto agli uomini. Per esempio, un laureato in medicina guadagna dopo cinque anni, in media, 1.936 euro al mese, contro i 1.639 di una laureata nella stessa disciplina. Il primato degli uomini, infine, riguarda il numero di docenti all'Alma Mater: le donne si fermano al 39,1% (1.089 su 2.782).