Pubblicato l'aggiornamento di "L'economia dell’Emilia-Romagna" redatto con la collaborazione della sede di Bologna della Banca d’Italia.
Nel primo semestre del 2018 l'attività economica ha continuato a crescere, sostenuta dall'andamento positivo di investimenti ed esportazioni. Sono tuttavia emersi alcuni segnali di rallentamento.
La produzione industriale è cresciuta, sebbene con minor vigore rispetto alla seconda metà dell'anno precedente. Il valore della produzione nelle costruzioni è tornato ad aumentare nel 2018; si è rafforzato il recupero delle compravendite di abitazioni ma tale andamento non si è ancora riflesso sui prezzi degli immobili. La crescita nel comparto dei servizi è proseguita in misura più contenuta rispetto al 2017: alla decelerazione nel turismo e nei trasporti si è affiancata la riduzione delle vendite al dettaglio anche nella grande distribuzione.
Le condizioni sul mercato del lavoro sono ulteriormente migliorate. L'occupazione e le ore lavorate sono aumentate; il tasso di disoccupazione è diminuito, mantenendosi significativamente al di sotto di quello italiano.
Il credito ha continuato a espandersi in misura moderata, soprattutto grazie all'andamento dei prestiti alle famiglie. I finanziamenti ai comparti produttivi sono rimasti stabili, in connessione con l'accresciuta redditività e l'elevata liquidità accumulata dalle imprese. Le condizioni di offerta di prestiti hanno continuato a mantenersi distese specialmente per il settore manifatturiero e per i servizi. È proseguito il graduale miglioramento della qualità del credito. I depositi bancari delle famiglie e delle imprese sono ulteriormente cresciuti.
Secondo i risultati delle indagini autunnali della Banca d'Italia, le imprese della regione si attendono, per i prossimi mesi, la prosecuzione dell'espansione a ritmi contenuti, analoghi a quelli attuali.