Secondo i risultati dell'indagine congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotta dal 25 giugno al 20 luglio 2018 presso 1.478 agenzie immobiliari, nel secondo trimestre del 2018 la quota di operatori che segnalano pressioni al ribasso sulle quotazioni degli immobili ha continuato a diminuire mentre è aumentata quella di coloro che evidenziano una stabilità dei prezzi. L’incidenza di agenti che segnalano condizioni invariate della domanda è salita a circa due terzi, mentre si è ridotta la quota di giudizi di miglioramento; il margine medio di sconto sui prezzi di offerta è tornato a diminuire.
Sia la quota delle compravendite finanziate tramite mutui ipotecari sia il rapporto fra prestito e valore dell’immobile si confermano su valori elevati. Il motivo principale di cessazione dell’incarico rimane il divario tra prezzi offerti e domandati; resta molto contenuta l’incidenza di agenti immobiliari che ne attribuisce la causa alle difficoltà di ottenere un mutuo.
Le attese degli operatori sulle prospettive del mercato degli immobili sono rimaste favorevoli, su un orizzonte sia di breve sia di medio termine, seppure in misura inferiore rispetto alla precedente rilevazione.