Nell'indagine condotta presso 1.403 agenti immobiliari dal 31 agosto al 20 settembre 2020 la quota di agenzie che segnala una flessione dei prezzi nel secondo trimestre è lievemente maggiore rispetto a quella che nella precedente rilevazione riportava un calo nel primo; ha continuato a scendere l'incidenza di quelle che hanno venduto almeno un immobile nel trimestre di riferimento. Sono tuttavia migliorate le condizioni della domanda e le valutazioni sull'andamento dei mandati a vendere, a fronte della stabilità dei tempi di vendita e dello sconto medio sui prezzi richiesti dai venditori. A seguito dell'epidemia di Covid-19 è cresciuta in particolare la domanda di unità abitative indipendenti e con disponibilità di spazi esterni.
I giudizi sulle prospettive a breve termine sono migliorati, sia per il proprio mercato di riferimento sia per quello nazionale, pur rimanendo orientati al pessimismo. Una larga quota di agenti prevede che l'epidemia avrà effetti negativi sui prezzi delle abitazioni, che si protrarrebbero oltre l'anno in corso.