Secondo i risultati dell’indagine congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotta dall’1 al 31 ottobre 2018 presso 1.441 agenzie immobiliari, nel terzo trimestre del 2018 la quota di operatori che segnalano pressioni al ribasso sulle quotazioni degli immobili ha continuato a diminuire, mentre è aumentata quella di coloro che evidenziano una stabilità dei prezzi. L’incidenza degli agenti che segnalano condizioni invariate della domanda ha continuato a crescere, ma a discapito dei giudizi di miglioramento; sono aumentati i tempi di vendita mentre il margine medio di sconto si è ricollocato sui valori medi dell’ultimo anno. Sia la quota delle compravendite finanziate tramite mutui ipotecari sia il rapporto fra prestito e valore dell’immobile si confermano su valori elevati. Il motivo principale di cessazione dell’incarico rimane il divario tra prezzi offerti e domandati; resta contenuta l’incidenza di agenti immobiliari che ne attribuisce la causa alle difficoltà di ottenere un mutuo. Le attese degli operatori sulle prospettive del mercato degli immobili sono rimaste favorevoli su tutti gli orizzonti, con un miglioramento per quelle di breve periodo.