Dopo Il Sole 24 Ore e ItaliaOggi anche il quotidiano nazionale Avvenire ha pubblicato il 29 marzo 2019 una ricerca sulla qualità della vita nelle 107 province italiane dal titolo “Ben Vivere: l’Avvenire dei territori”. L’Ufficio Statistica del Comune di Bologna ha analizzato i risultati estrapolando quelli conseguiti da Bologna a confronto con le altre città metropolitane.
“BenVivere” è una misura tradizionale di benessere costruita sulla base di specifici indicatori selezionati dal team di ricerca coordinato da Leonardo Becchetti (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Luigino Bruni (Università Lumsa) e Vittorio Pelligra (Università di Cagliari). Tali indicatori fanno riferimento ad aspetti che anche altri studi su soddisfazione e senso della vita dimostrano essere fondamentali: demografia e famiglia, salute, impegno civile, ambiente turismo e cultura, servizi alla persona, legalità e sicurezza, lavoro, inclusione economica, capitale umano, accoglienza.
Nella graduatoria del BenVivere Bologna è ottava su 107 province e terza tra le città metropolitane, dopo Firenze e Milano. Questo risultato conferma la propensione della nostra città a salire sul podio ogni qualvolta la si metta a confronto con le altre aree metropolitane italiane.
Relativamente ai singoli domini che compongono il BenVivere, tra le 14 città metropolitane, Bologna risulta: prima in capitale umano; seconda in accoglienza e in lavoro; terza in ambiente, turismo e cultura e in demografia e famiglia; quarta in salute e in servizi alla persona; sesta in inclusione economica; settima in impegno civile; decima in legalità e sicurezza.
La ricerca assume peraltro un carattere di originalità che si esprime nell’approccio basato sul concetto di “generatività”, intesa come capacità di incidere positivamente nella vita di altri esseri umani; la finalità è passare da una definizione statica di benessere ad una dinamica di ben-vivere, in cui tutti (cittadini, imprese, istituzioni, società civile) sono al contempo parte attiva e passiva del beneficio prodotto, in una continua relazione di reciprocità.
Ecco allora che oltre alla classifica del “BenVivere” ne viene stilata un’altra, assai significativa per i parametri utilizzati, sulla “Responsabilità civile dei territori”. Si tratta di un indicatore innovativo e ispirato al principio della “ecologia integrale” dell’Enciclica Laudato si' di Papa Francesco sulla cura della casa comune. Il ben-vivere è espresso dalla somma delle responsabilità degli amministratori (qualità dell’amministrazione e dei servizi), dei cittadini (attraverso indicatori che misurano la loro capacità di contribuire al benessere di altri esseri umani e della società -“generatività” in atto), e delle imprese (attraverso la responsabilità sociale e civile d’impresa). E’ un indicatore che tiene conto del principio fondamentale dell’economia civile, per cui il “veicolo” di un sistema socio-economico deve avere quattro ruote motrici (mercato, istituzioni, cittadinanza attiva, imprese responsabili) e non due sole (mercato e istituzioni) per funzionare in modo ottimale e percorrere le vie tortuose e difficili del nuovo contesto sociale ed economico post-globalizzazione.
Nella graduatoria della Responsabilità Civile del Territorio Bologna è dodicesima su 107 province e seconda tra le città metropolitane, dopo Venezia e prima di Milano.
Lo studio si compone anche di cinque focus: demografiche, salute psichica, generatività in potenza, generatività in atto, condizioni di generatività. Relativamente ai singoli focus Bologna, tra le 14 città metropolitane, risulta: prima in condizioni di generatività; seconda in generatività in potenza e in atto; nona in demografiche e dodicesima in salute psichica. Particolare risalto viene dato alla “generatività in atto” per la quale è stata stilata una ulteriore classifica nella quale Bologna si posiziona al venticinquesimo posto tra tutte le province e seconda tra le città metropolitane dopo Milano. Il ben-vivere civile, in questa chiave di lettura, può essere declinato in quattro spazi di generatività (pilastri fondamentali) o, in altri termini, quattro spazi in cui è necessario essere generativi per conseguire un miglioramento di ben-vivere civile: la generatività delle relazioni, la generatività dell’inclusione socioeconomica, la generatività della cura, la generatività dell’impegno civile.
I risultati dello studio sono leggibili con modalità interattiva e un ulteriore elemento di originalità della ricerca promossa da Avvenire consiste in uno spazio che consente al lettore di interagire “pesando” i diversi domini che compongono il BenVivere, per scoprire il proprio territorio ideale, ovvero la città in cui ciascuno vorrebbe vivere.