L'Ufficio di Statistica presenta l'analisi della mortalità in Emilia Romagna e nella Città metropolitana di Bologna nel primo trimestre 2020. La nota è estrapolata dallo studio prodotto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente primo trimestre 2020'. La diffusione geografica dell’epidemia di Covid-19 è eterogenea, emergono “Tre Italie” dell’epidemia Covid-19.
Nelle Regioni del Sud e nelle isole la diffusione delle infezioni è stata molto contenuta; in quelle del Centro è stata mediamente più elevata rispetto al Mezzogiorno, mentre in quelle del Nord la circolazione del virus è stata molto elevata. Considerando l’andamento dei decessi in Emilia Romagna, si passa da una diminuzione dei del -7,5% nel bimestre gennaio-febbraio 2020 - rispetto alla media nello stesso periodo 2015-2019 - ad un aumento del +70% nel mese di marzo rispetto alla media 2015-2019, posizionandosi al secondo posto dopo la Lombardia che ha registrato un un incremento assai più ampio e pari al +185%.
Il 91% dell’eccesso di mortalità riscontrato a livello medio nazionale nel mese di marzo 2020 si concentra nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia: 3.271 comuni, 37 province del Nord più Pesaro e Urbino. Nell’insieme di queste province, i decessi per il complesso delle cause sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo. In Emilia Romagna le province più colpite per incrementi percentuali dei decessi rispetto al marzo 2015-2019 sono Piacenza (264%) e Parma (208%). Più contenuti gli aumenti nelle altre province: Reggio nell’Emilia (79,7%), Rimini (68,2%), Modena (51,4%), e Forlì-Cesena (24,6%). La Città metropolitana di Bologna pur rientrando nelle aree ad elevata diffusione presenta un aumento della mortalità decisamente più contenuto e pari al + 20%.
Considerando la mortalità per causa confronatata con l'anno 2017, nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia si nota che, fin dall’inizio di marzo 2020, il numero di morti di Covid-19 con diagnosi confermata è superiore a quello registrato nel marzo 2017 per altre malattie come il diabete, le demenze e la malattia di Alzheimer. A metà dello stesso mese il numero di morti Covid-19 supera i decessi causati dall’insieme delle malattie respiratorie e dei tumori; in poco più di venti giorni i decessi quotidiani riportati alla Sorveglianza integrata Covid-19 arrivano a sorpassare il numero giornaliero di morti per tutte le cause del mese di marzo 2017.
L'Istat rende inoltre disponibile grafici interattivi sull'andamento dei decessi nel periodo 1 gennaio - 15 aprile per gli anni 2015-2020. Per l’anno 2020 dati anticipatori sulla base del sistema Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) :Il sistema consente di visualizzare per singolo comune il valore cumulato dei decessi dal 1 gennaio al 15 aprile. Il grafico viene aggiornato solo dopo aver selezionato oltre alla regione e la provincia anche il comune dall’elenco a tendina.
Per due anni (a scelta dell’utente tra il 2015 e il 2020) è possibile selezionare inoltre la classe di età, il genere e uno o più mesi tra i 4 considerati.
I dati presentati non consentono una visualizzazione a livello regionale e/o provinciale.
Occorre prestare la massima attenzione qualora le informazioni vengano analizzate a un livello territoriale diverso da quello comunale.
Attenzione: Relativamente ai sottoinsiemi di Comuni considerati, si rammenta che essi non costituiscono un campione statistico dell’universo dei comuni italiani, la cui copertura di popolazione a livello provinciale e regionale è variabile.