L’Istat ha presentato oggi la sesta edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile.
L’attenzione alle misure del benessere accomuna l’Italia ad altri paesi europei che hanno investito in sistemi di monitoraggio statistico della qualità della vita che possano essere di complemento a quelli focalizzati sulla crescita economica.
Il Rapporto offre una lettura del benessere nelle sue diverse dimensioni, ponendo particolare attenzione agli aspetti territoriali. Gli indicatori del Bes, in tutto 130, sono articolati come di consueto in 12 domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.
Questa edizione si caratterizza per un insieme di novità. In particolare, si presentano i risultati dell’indagine qualitativa svolta presso le famiglie nel 2018, volta a misurare l’importanza attribuita a ciascuno dei 12 domini del Bes nella percezione individuale del benessere. Si propone anche una estensione dell’approccio utilizzato per misurare l’evoluzione dei diversi domini del benessere in forma sintetica. La consueta lettura degli andamenti realizzata attraverso gli indici compositi viene integrata con una valutazione complessiva delle variazioni registrate negli indicatori, in modo da ottenere prime e immediate misure di sintesi, facilmente scalabili tra i domini. Anche le analisi territoriali vengono estese considerando misure di performance basate sulla distribuzione degli indicatori a livello regionale e fornendo, come nello scorso Rapporto, una rappresentazione sintetica degli andamenti degli indici compositi calcolati per ogni dominio. Infine è stata introdotta una sezione dedicata agli approfondimenti tematici, con l’obiettivo di presentare di volta in volta letture integrate sui domini del benessere.
Per tutti i dettagli consulta il sito istat.