Dal 2012, anno della c.d. riforma Fornero (Legge 22 dicembre 2011, n. 214) che ha disposto l’allungamento dell’età pensionabile, il numero dei pensionati e dei trattamenti pensionistici ha subito un brusco calo, che tende a rallentare negli anni successivi. Nel 2020 i pensionati della città metropolitana di Bologna sono 282.872, in calo rispetto al 2019 dello 0,27%. Anche il numero di trattamenti pensionistici sono in calo nell'ultimo anno e scendono a 409.532.
Il rapporto tra numero di pensionati e popolazione residente calcola in media 277 pensionati per 1.000 abitanti, quasi quindici unità in più rispetto ai 263 pensionati registrati a livello nazionale.
Il rapporto invece tra numero di pensionati ed occupati è a Bologna 610 e in Italia 699.
Nella città metropolitana, nel 2020, le pensionate sono il 54% (quasi 153mila donne). I pensionati hanno per l’81% del totale più di 65 anni (oltre 230mila persone). Di questi, più di 185mila persone, hanno più di 70 anni, rispettivamente il 35% ha un’età compresa tra 70 e 79 anni, e il 31% ha più di 80 anni. Le donne sono maggioritarie in tutte le classi di età superiori ai 65 anni, mentre gli uomini lo sono in quelle - meno consistenti - di età inferiore.
La spesa pensionistica
Rispetto al 2019, cresce la spesa pensionistica complessiva (+1,95%), di poco inferiore a 6,5 miliardi di euro, dato che si riflette sugli importi medi annui (+2,2%).
Le pensioni di vecchiaia e anzianità assorbono il 79% della spesa pensionistica totale, quelle ai superstiti il 13%, quelle di invalidità il 4% e quelle di invalidità civile il 3%.
Questi i principali dati presenti nel report messo a punto dal Servizio Studi e Statistica della Città metropolitana di Bologna su dati di distribuzione ISTAT e di fonte INPS.