I redditi dichiarati dalle cittadine e dai cittadini bolognesi sono in leggero aumento: l’ammontare complessivo imponibile ai fini Irpef è passato da 7,473 miliardi di euro nel 2016 a 7,555 miliardi di euro nel 2017. In aumento anche il numero dei contribuenti che passa da 296.057 a 299.694. Nel 2017 dunque il reddito medio ammonta a 25.209 euro lordi per contribuente, mentre il reddito mediano (valore che divide esattamente a metà la distribuzione, posizionando il 50% dei contribuenti sopra questa soglia e l’altro 50% sotto) è pari a 19.573 euro.
E’ questa la fotografia delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2018 dai bolognesi con riferimento a quanto percepito nel 2017 secondo l’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna.
Analisi dei redditi
I dati analizzati si riferiscono a 299.694 contribuenti, di cui 145.029 maschi e 154.665 femmine. A fronte dei 7,555 miliardi di euro di reddito imponibile ai fini Irpef, sono state pagate imposte per complessivi 1,699 miliardi di euro.
Oltre la metà dei contribuenti dichiara cifre inferiori ai 20.000 euro di imponibile, pur detenendo soltanto il 20% del totale dei redditi dichiarati. Se si alza la soglia a 30.000 euro, vi si trovano poco più dei tre quarti dei contribuenti. Solo il 3,4% dei cittadini ha dichiarato un importo superiore a 80.000 euro, ma detiene un quinto del totale dei redditi.
Il 43% della “ricchezza” rimane in tasca agli over 60 e questa quota aumenta nel tempo: era infatti pari al 36,4% nel 2002. Per contro, gli under 30 sono più svantaggiati rispetto al passato: nel 2002 dichiaravano il 6,2% dei redditi complessivi, mentre nel 2017 questa percentuale è scesa al 4,1%.
Distribuzione territoriale
La polarizzazione territoriale appare marcata ed evidenzia che i redditi mediani più elevati si registrano nella zona Colli, a Murri e in tre delle quattro zone del centro storico cittadino (Galvani, Marconi e Irnerio); seguono Costa-Saragozza e Malpighi. La quota di reddito complessivamente riferita a queste sette zone più ricche cala leggermente nel tempo passando dal 39,5% del 2002, relativo al 29,6% dei contribuenti, al 38,4% del 2017 percepito da una analoga quota di dichiaranti.
I redditi mediani più bassi caratterizzano invece le zone della periferia ovest e nord, con i valori minimi in Bolognina e San Donato.
Differenze di genere
Ancora significativa, anche se in riduzione, la distanza tra i redditi di uomini e donne. Il reddito imponibile medio dei maschi a Bologna nel 2017 è pari a 30.070 euro e risulta ancora superiore del 45,6% rispetto al reddito imponibile medio femminile, pari a 20.650 euro. Il reddito mediano è invece risultato per gli uomini di 22.029 euro e per le donne di 17.411 (26,5% in più per gli uomini). Dall’esame del reddito mediano si evidenzia dunque un minore scarto di genere, il che significa che tra i contribuenti maschi vi è una maggiore concentrazione del reddito e cioè una più elevata presenza di percettori di redditi medio-alti e alti.
Analizzando le fasce di reddito, sotto i 20.000 euro di imponibile risultano il 43,9% degli uomini e ben il 58,5% delle donne. Se si considera la soglia dei 30.000 euro le due quote passano rispettivamente a 69,2% e 82,6%. Guardando invece alle fasce di reddito più alte, ha dichiarato una cifra superiore agli 80.000 euro il 5,2% degli uomini (cui appartiene il 27,2% dei redditi), mentre per le donne si scende all’1,7% delle contribuenti, cui si riferisce il 10,8% degli importi dichiarati.
Pur essendo il divario di genere ancora piuttosto netto, la distanza tra i due sessi si accorcia sensibilmente nel tempo: nel 2002 il reddito mediano degli uomini era infatti del 37,8% superiore rispetto a quello delle donne: 11,3 punti percentuali in più rispetto al 2017.
Dalle dichiarazioni dei redditi è possibile anche evidenziare la ricchezza patrimoniale di natura immobiliare: nel 2017 a Bologna circa il 56% dei redditi da fabbricati si riferisce a contribuenti donne. Questo sostanziale equilibrio di genere nel possesso degli immobili è molto probabilmente legato alla frequente cointestazione degli alloggi e anche a dinamiche di natura ereditaria (a Bologna le donne vivono infatti mediamente oltre quattro anni in più degli uomini).
Confronto tra italiani e stranieri
Nel 2017 il 10,7% dei contribuenti residenti sono stranieri e la percentuale sale al 16,7% tra chi ha meno di 60 anni di età.
Il numero dei contribuenti residenti italiani tra il 2016 e il 2017 è salito da 254.094 a 255.771, quello degli stranieri da 29.544 a 30.637; a titolo di confronto si pensi che questi ultimi erano 10.496 nel 2002, pari soltanto al 3,5% del totale.
Il reddito mediano sancisce il divario esistente a sfavore degli stranieri: gli italiani dichiarano in media oltre 21.200 euro, gli stranieri circa 10.600.
Le famiglie
Per la larga maggioranza della popolazione, l’unità di riferimento per valutare il reale grado di benessere socio-economico non è il singolo individuo, ma la famiglia di appartenenza, nella quale spesso si combinano in modo variabile redditi percepiti da due o più persone. Per questo motivo l’analisi è stata completata aggregando i dati relativi alle dichiarazioni dei singoli contribuenti in modo da determinare l’ammontare dei redditi familiari per numero di componenti; così facendo è stato possibile determinare come a Bologna la posizione più svantaggiata riguardi le famiglie numerose.