L’ammontare imponibile ai fini Irpef dichiarato dai bolognesi è passato da 8,037 miliardi di euro nel 2021 a 8,476 miliardi di euro nel 2022. In aumento il numero dei contribuenti che passa da 303.042 a 307.243. Nel 2022 il reddito medio ammonta a 27.589 euro lordi per contribuente, mentre il reddito mediano (valore che divide esattamente a metà la distribuzione, posizionando il 50% dei contribuenti sopra questa soglia e l’altro 50% sotto) è pari a 21.373 euro.
Analisi dei redditi
I dati analizzati si riferiscono a 307.243 contribuenti, di cui 150.285 maschi e 156.958 femmine. A fronte dei 8,476 miliardi di euro di reddito imponibile ai fini Irpef, sono state pagate imposte per complessivi 1,847 miliardi di euro.
Circa il 45% dei contribuenti dichiara cifre inferiori ai 20.000 euro di imponibile, pur detenendo soltanto il 15% del totale dei redditi dichiarati. Se si alza la soglia a 30.000 euro, vi si trovano 3 contribuenti su 4. Solo il 4% dei cittadini ha dichiarato un importo superiore a 80.000 euro, ma detiene il 23% del totale dei redditi.
Nel confronto con il 2002, il reddito mediano ha subito una diminuzione complessiva del -0,8%. Svantaggiati i giovani e i giovanissimi che risultano decisamente più poveri dei loro coetanei del 2002.
Differenze di genere
Ancora significativa, ma in calo, la distanza tra i redditi di uomini e donne. Il reddito imponibile medio dei maschi a Bologna nel 2022 è pari a 32.600 euro e risulta ancora superiore del 43% rispetto al reddito imponibile medio femminile, pari a 22.791 euro. Il reddito mediano è invece risultato per gli uomini di 23.734 euro e per le donne di 19.200 (23,6% in più per gli uomini). Dall’esame del reddito mediano si evidenzia dunque un minore scarto di genere, il che significa che tra i contribuenti maschi vi è una maggiore concentrazione del reddito e cioè una più elevata presenza di percettori di redditi medio-alti e alti.
Analizzando le fasce di reddito, fino a 20.000 euro di imponibile il 39,3% dei contribuenti sono uomini e ben il 52,2% sono donne. Se si considera la soglia dei 30.000 euro le due quote passano rispettivamente a 65% e 77,7%. Guardando invece alle fasce di reddito più alte, ha dichiarato una cifra superiore agli 80.000 euro il 6,1% degli uomini (cui appartiene il 30,6% dei redditi), mentre per le donne si scende all’2,2% delle contribuenti, cui si riferisce il 13,3% degli importi dichiarati.
Il divario di genere è ancora piuttosto netto; la distanza tra i due sessi si accorcia sensibilmente nel tempo: nel 2002 il reddito mediano degli uomini era infatti del 37,8% superiore rispetto a quello delle donne; nel 2022 il divario è sceso di circa 14 punti percentuali attestandosi al 23,6% e rispetto all’anno precedente si registra una diminuzione di 0,6 punti percentuali.
Distribuzione territoriale
La polarizzazione territoriale appare marcata ed evidenzia che i redditi mediani più elevati si registrano nella zona Colli, nelle quattro zone del centro storico cittadino (Galvani, Malpighi, Marconi e Irnerio), nella zona sud dell’area cittadina.
I redditi mediani più bassi caratterizzano invece le zone più esterne ovest e nord, con i valori minimi in Bolognina e San Donato.
Confronto tra italiani e stranieri
Nel 2022 l’11,3% dei contribuenti residenti sono stranieri e la percentuale sale al 16,6% tra chi ha meno di 60 anni di età.
Il numero dei contribuenti residenti italiani tra il 2021 e il 2022 è salito da 258.337 a 260.361, quello degli stranieri da 32.120 a 33.233; a titolo di confronto si pensi che questi ultimi erano 10.496 nel 2002, pari soltanto al 3,5% del totale.
Il reddito mediano sancisce il divario esistente a sfavore degli stranieri: gli italiani dichiarano 23.283 euro, gli stranieri 12.384 euro.