In materia di servizi bancari, Bologna è la prima città metropolitana per numero di sportelli rispetto agli abitanti, 50 per 1.000 abitanti rispetto ai 37 della media italiana. La crescente digitalizzazione dei servizi bancari ha avuto ovunque l’effetto di un calo progressivo del numero degli sportelli, che si è accentuato a partire dal 2015.
Bologna è seconda per numero di ATM (comunemente conosciuti come Bancomat o Postamat) rispetto agli abitanti, 77 per 1.000 abitanti contro i 63 della media italiana, un dato che tuttavia tende a diminuire, anche per le limitazioni di legge all’uso di contante.
Anche il numero dei POS (point of sale, i dispositivi di cui sono muniti gli esercizi per il pagamento con carta o bancomat) colloca Bologna in quinta posizione in Italia (78 per 1.000 abitanti contro i 70 della media nazionale), anche se va notato che il loro numero è collegato comunque anche al numero di esercizi di vendita, risentendo delle tendenze alla concentrazione o moltiplicazione di questi ultimi.
La digitalizzazione ha favorito l’ulteriore diffusione dell’home banking, servizio che è stato utilizzato nel 2021 da 782 famiglie bolognesi su 1.000 contro le 603 della media nazionale, e per il quale Bologna è in seconda posizione tra le metropoli italiane, dopo Milano.
Per l’attività bancaria propriamente detta, Bologna è la terza tra le città metropolitane per il valore dei depositi bancari rispetto agli abitanti, con una media di oltre 43.000 € per abitante, contro i quasi 32.000 della media nazionale. Simmetricamente alla frenata dei consumi e degli investimenti, il 2021 ha visto inoltre un’ulteriore aumento dei depositi, cresciuti a Bologna del 5,6%.
Gli impieghi, al contrario, seguendo la linea sostanzialmente discendente che ha caratterizzato l’ultimo decennio, sono calati nell’ultimo anno - a Bologna - dello 0,3%.
Il rapporto impieghi/depositi, ovvero il volume dei prestiti effettuati dalle banche alla clientela ordinaria a fronte dei depositi ricevuti, a Bologna nel 2021 è pari al 79,6%, inferiore al valore nazionale del 91,3%, un dato che da un lato risente del volume dei depositi, dall’altro, con un calo di quasi 5 punti percentuali rispetto al 2020, può segnalare una propensione al risparmio ed all’investimento finanziario storicamente più accentuati nell’area bolognese di quanto accada in altre metropoli.
Sono alcuni dei dati pubblicati sulle tendenze del mercato del credito nel 2021, esaminate - in forma comparata tra le 14 Città metropolitane italiane – nello studio elaborato dal Servizio Studi e Statistica della Città metropolitana di Bologna, sulla base dei dati resi disponibili dalla Banca d'Italia.
Studio dinamico:
Nella sezione "Credito" di Città metropolitane a confronto, è consultabile la verisione dinamica e interattiva dello studio con i dati principali di confronto tra le 14 città metropolitane italiane.
Nella sezione "Credito" dell'Atlante Statistico metropolitano sono consultabili i dati interattivi per comune, unione di comuni e distretti sanitari, anche in serie storica.