Nel 2023 il comune di Bologna registra dopo Verona (75,8%) il più alto tasso di occupazione attestandosi al 72,8%, anche se in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al 2022. Si colloca al primo posto per tasso di occupazione femminile, pari a 70,3% contro il 52,5% di quello nazionale. L’analisi per età del tasso di occupazione dell’area metropolitana bolognese rileva anche per il 2023 un maggior divario a discapito delle donne nella fascia di età 25-34 anni.
Il tasso di disoccupazione dell’area metropolitana bolognese sale al 3,8%, nel 2022 era 3,6%, comunque ampiamente inferiore a quello nazionale (7,7%); cala invece il tasso di disoccupazione femminile (3,4%), 0,6 punti percentuali in meno rispetto al 2022. L’analisi per età indica che la fascia di età 15-24 anni continua a essere quella con il maggior divario tra i due generi, tuttavia il tasso di disoccupazione maschile è aumentato in tutte le fasce di età considerate nell’analisi.
Come evidenzia l’assessora Li Calzi “le giovani bolognesi studiano di più e più a lungo dei loro coetanei e, infatti, Bologna vanta un primato in tal senso, dato che 1 donna su due ha una laurea”.
Il comune felsineo, dopo Verona (3,1%), registra il tasso di disoccupazione più basso tra le grandi città (3,7%), seguito da Venezia (4,8%) e Milano (5,1%).
Nel 2023 cala di 1,4 punti percentuali il tasso di inattività metropolitano (rapporto percentuale tra coloro che non fanno parte delle forze lavoro e la popolazione di riferimento), attestandosi al 34,1%. Pesa in particolare la componente femminile: infatti il tasso di inattività delle donne è al 38,6%, 2,2 punti percentuali in meno rispetto al 2022, mentre quello maschile si ferma al 29,5%, solo 0,7 punti percentuali in meno.
Il dato regionale sui Neet - i giovani che non studiano e non lavorano – nella fascia di età 15-29 anni registra un calo rispetto al 2022. Il gender gap a discapito delle donne è tuttavia in aumento.
Questi i principali risultati emersi dall'analisi del mercato del lavoro nell'area metropolitana bolognese nel 2023 sui dati della rilevazione continua sulle forze di lavoro dell’Istat, la principale fonte di dati statistici di natura campionaria sul mercato del lavoro italiano.