A Bologna nel 2018 sono presenti in catasto circa 30mila unità immobiliari di tipo non residenziale, di cui il 46% (oltre 13.300) sono negozi (C1) e il 30% (oltre 8.900) sono uffici e studi privati (A10).
Negli ultimi nove anni gli immobili di tipo non residenziale in totale sono diminuiti di oltre 1.300 unità (-4%). Questa variazione è attribuibile principalmente al settore terziario (-10%) e al settore che comprende i negozi, i laboratori e gli alberghi (-5%), mentre i fabbricati costruiti per speciali esigenze commerciali e industriali, come anche gli opifici, hanno registrato una variazione positiva. Nell’ultimo anno le registrazioni in catasto degli immobili non residenziali hanno evidenziato un calo di circa 700 immobili, decremento che ha investito tutti i settori del non residenziale.
Mediamente a Bologna nel 2018 gli immobili di tipo non residenziale hanno registrato un rendita pari a oltre 4.200 euro: si passa da una rendita media di 41mila euro della categoria D2 (alberghi e pensioni) ad una valore di 1.000 euro per la categoria C3 (laboratori). Nel complesso la rendita media degli immobili non residenziali è aumentata, nei nove anni, del 2%; nell’ultimo anno l’incremento è stato dell’1,4%.
Passando al valore immobiliare medio, nel 2018 si registra un dato complessivo di 306mila euro (era 305mila nel 2009); nell’ultimo anno tale valore ha registrato un incremento di poco più di 3.600 euro.
A livello territoriale oltre 7.350 immobili di tipo non residenziale (nella stragrande maggioranza di tipo commerciale e terziario) sono situati all’interno del quartiere Porto - Saragozza, in particolare nelle zone Marconi (circa 3.000) e Malpighi (oltre 2.100). Poco più di 7.100 unità sono collocate nel quartiere Santo Stefano: 2.900 nella zona Galvani e oltre 2.500 in Irnerio. Il quartiere Savena è quello con il minor numero di unità immobiliari di questo tipo (circa 1.900), con una netta prevalenza di unità immobiliari di tipo commerciale (circa 1.390). Le zone in cui sono meno presenti immobili di tipo non residenziale sono Colli (poco più di 250), Barca (circa 590) e San Ruffillo (poco più di 610).
Se i settori terziario e commerciale sono prevalenti nei quartieri Porto - Saragozza e Santo Stefano (che comprendono le zone del centro storico), il settore produttivo è concentrato prevalentemente nel quartiere San Donato - San Vitale e nei quartieri Navile e Borgo Panigale - Reno.
E’ il settore produttivo che registra i valori degli immobili maggiori (oltre 6.800 euro la rendita media e oltre 467.000 euro il valore immobiliare medio); i settori terziario e commerciale si attestano invece entrambi su valori di rendita media pari a circa 3.900 euro e valori immobiliari medi pari rispettivamente a 331mila euro e 256mila euro. Questo ha un impatto sulle zone della città in cui il valore degli immobili non residenziali è più alto: la zona San Donato (rendita media circa 6.000 euro e valore immobiliare medio oltre 427mila euro) e la zona Lame (rendita media circa 6.000 euro e valore immobiliare medio oltre 420mila euro).