A Bologna nel 2020 sono presenti in catasto circa 29mila unità immobiliari di tipo non residenziale, di cui il 45% (13.000) sono negozi (C1) e il 31% (8.800) sono uffici e studi privati (A10).
Negli ultimi undici anni gli immobili di tipo non residenziale in totale sono diminuiti di oltre 1.900 unità (-6%). Questa variazione è attribuibile principalmente al settore terziario (-12%) e al settore che comprende i negozi, i laboratori e gli alberghi (-7%), mentre i fabbricati costruiti per speciali esigenze commerciali e industriali, come anche gli opifici, hanno registrato una variazione positiva. Nell’ultimo anno le registrazioni in catasto degli immobili non residenziali hanno evidenziato un calo di circa 530 immobili, decremento che ha investito i settori terziario e commerciale, mentre quello produttivo è rimasto sostanzialmente stabile.
Mediamente a Bologna nel 2020 gli immobili di tipo non residenziale hanno registrato una rendita media di quasi 4.400 euro: si passa da una rendita media di poco meno di 45mila euro della categoria D2 (alberghi e pensioni) ad una valore di 1.000 euro per la categoria C3 (laboratori). Nel complesso la rendita media degli immobili non residenziali è aumentata, negli undici anni, del +5%; nell’ultimo anno l’incremento è stato del +2,3%.
Passando al valore immobiliare medio, nel 2020 si registra un dato complessivo di 313mila euro (era 305mila nel 2009); nell’ultimo anno tale valore ha registrato un incremento di oltre 6.600 euro.
A livello territoriale oltre 7.100 immobili di tipo non residenziale (nella stragrande maggioranza di tipo commerciale e terziario) sono situati all’interno del quartiere Porto - Saragozza, in particolare nelle zone Marconi (circa 3.000) e Malpighi (oltre 2.100). Circa 7.000 unità sono collocate nel quartiere Santo Stefano: circa 2.900 nella zona Galvani e poco più di 2.400 in Irnerio. Il quartiere Savena è quello con il minor numero di unità immobiliari di questo tipo (poco più di 1.800), con una netta prevalenza di unità immobiliari di tipo commerciale (poco più di 1.300). Le zone in cui sono meno presenti immobili di tipo non residenziale sono Colli (poco più di 250), Barca (582) e San Ruffillo (circa 610).
Se i settori terziario e commerciale sono prevalenti nei quartieri Porto - Saragozza e Santo Stefano (che comprendono le zone del centro storico), il settore produttivo è concentrato prevalentemente nel quartiere San Donato - San Vitale e nei quartieri Navile e Borgo Panigale - Reno.
E’ il settore produttivo che registra i valori degli immobili maggiori (oltre 6.400 euro la rendita media e oltre 437.000 euro il valore immobiliare medio); i settori terziario e commerciale si attestano invece entrambi su valori di rendita media pari a circa 4.000 euro e valori immobiliari medi pari rispettivamente a 332mila euro e 285mila euro. Questo ha un impatto sulle zone della città in cui il valore degli immobili non residenziali è più alto: la zona San Donato (rendita media oltre 7.100 euro e valore immobiliare medio oltre 503mila euro) e la zona Lame (rendita media 6.000 euro e valore immobiliare medio circa 425mila euro).