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Il commercio estero a Bologna nel 2021

Periodo di riferimento: 2021
L’analisi del commercio estero nella Città metropolitana di Bologna nel 2021 descrive una decisa ripresa sia nelle esportazioni, salite a 17,5 miliardi di euro (+15,9% rispetto al 2020), sia nelle importazioni, che registrano un incremento del +18,3%, portandosi attorno ai 9,6 miliardi. L’import-export bolognese viene prima confrontato con le altre province italiane, poi si scende nel dettaglio della realtà locale, analizzando i bacini nazionali e le merci che vengono scambiate dalle aziende felsinee.

Nel 2021 le esportazioni della Città metropolitana di Bologna sono aumentate in maniera sensibile superando le performance registrate prima della pandemia; dal valore di 15,1 miliardi di euro del 2020, sono infatti cresciute di oltre 2 miliardi di euro, superando quota 17,5 miliardi di euro. Nel 2021 si registra quindi un’inversione di tendenza e la variazione è a doppia cifra: +15,9% rispetto al 2020; il trend della nostra città metropolitana è in linea sia al dato a livello regionale (+16,8%) sia a quello nazionale (+18,2%). Per le esportazioni l'Emilia-Romagna si colloca in seconda posizione tra le regioni italiane, alle spalle della Lombardia.

Anche per quanto riguarda le importazioni il 2021 è stato un anno di crescita significativa per la nostra provincia: il valore assoluto delle importazioni è circa 9,6 miliardi di euro (+18,3%). Anche in questo caso la crescita provinciale è in linea con quella regionale (+25,1%) e nazionale (+26,4%). Per le importazioni l'Emilia-Romagna si colloca in terza posizione tra le regioni italiane, alle spalle di Lombardia e Veneto.

 

Il maggior aumento in valore assoluto delle esportazioni (2,4 miliardi di euro) rispetto alle importazioni (1,5 miliardi di euro), porta a un incremento dei saldi commerciali (+13%). I saldi delle imprese operanti nella nostra area metropolitana lambiscono la quota dei 7,8 miliardi di euro, in aumento di 902 milioni di euro sul 2020. La bilancia commerciale emiliano-romagnola è in attivo di quasi 30 miliardi di euro, dato in aumento di quasi 2 miliardi di euro rispetto al 2020 (+6,6%). L’ Emilia-Romagna è la prima tra le regioni italiane per il saldo commerciale, a seguire Toscana e Veneto. Chiudono la classifica in terreno negativo Sicilia, Lazio e Lombardia. Il dato italiano è in terreno positivo per circa 44 miliardi, registra una perdita del -30% sul 2020; questa contrazione è dovuta all’aumento delle importazioni, molto più rilevante di quanto sia stato quello delle esportazioni.

 

Questa breve nota che descrive i principali fenomeni del commercio estero nella Città metropolitana di Bologna, è stata redatta da Candida Ranalli, dell'Ufficio Comunale di Statistica, diretto da Silvia Marreddu.

I dati analizzati sono stati estratti dalla banca dati del commercio estero di ISTAT (https://www.coeweb.istat.it) e sono quelli a disposizione a Aprile 2022.

Import-Export delle province italiane nel 2021

Il grafico Tableau mostra l'andamento degli scambi commerciali delle province italiane nel corso del 2021. E' composto da 5 viste (dashboard): 2 relative alle esportazioni (valori assoluti delle esportazioni delle province italiane e migliori province come valore delle esportazioni), 2 relative alle importazioni (valori assoluti e province top) e 1 relativa ai saldi commerciali. Tutte le dashboard sono navigabili. L'intensità del colore corrisponde al valore assoluto dal fenomeno. E' possibile zoomare; inoltre, posizionandosi su una determinata provincia con il mouse, vengono evidenziati il nome della stessa e il valore in milioni di euro dello scambio. I grafici sono presentati in serie storica dal 2011; agendo sul filtro dell'anno si può verificare l’andamento del fenomeno nel tempo.

Nel 2021 Bologna, con i suoi 17,515 miliardi di euro di esportazioni, si posiziona in 5^ tra le 107 province italiane, alle spalle di Milano, Torino, Vicenza e Brescia, e prima delle province di Firenze, Bergamo e Modena. 27 delle 34 delle province caratterizzate da elevati livelli delle esportazioni si trova nell'Italia settentrionale, con un valore di merci vendute all'estero di oltre 5 miliardi di euro nel corso dell'anno solare, segnale del momento di espansione delle esportazioni italiane con ben 8 province in più che superano questa quota rispetto all’anno precedente. L'Emilia-Romagna, oltre a Bologna in 4^ posizione, piazza altre 4 province in graduatoria: Modena 9^, Reggio Emilia 13^, Parma 19^ e Piacenza 24^.

Per quanto riguarda invece le importazioni, Bologna con 8,676 miliardi di euro scende in 8^ posizione. Milano (merci importate per 75 miliardi di euro), Roma, Torino, Verona, Brescia, Bergamo e Vicenza precedono la nostra area metropolitana in questa graduatoria. Oltre a Bologna, tra le 31 province che hanno importato merci per oltre i 5 miliardi di euro nel 2021 (+9 rispetto al 2020) sono presenti altre tre province della nostra regione: Modena, 21^ con 6,6 miliardi di euro, Piacenza 26^ con 6 miliardi e Reggio-Emilia con 5,1 miliardi di euro in 30^ posizione.

Ravenna e Piacenza sono le uniche due province della nostra regione a registrare un saldo negativo rispettivamente di -780 e -627 milioni di euro; tutte le altre province segnano un valore positivo nel computo del saldo commerciale; questo valore diventa particolarmente accentuato per quanto riguarda Bologna (+7,8 miliardi di euro), Modena (+8 miliardi) e Reggio-Emilia (+6,4 miliardi). La maggior parte delle aree in cui si riscontra un attivo della bilancia commerciale, indicato dal colore blu nel grafico, è concentrata nell'Italia settentrionale, mentre nell'Italia meridionale e insulare è presente la maggior parte delle province la cui bilancia commerciale è in rosso. La provincia che registra il saldo migliore è quella di Vicenza (+10 miliardi), seguita da Firenze, Modena e Bologna. Oltre a Milano (-29,1 miliardi di euro), chiudono la graduatoria dei saldi negativi le province di Roma (-8 miliardi) e Pavia (-4,9 miliardi).

Import-Export della Città metropolitana di Bologna nel 2021 verso il Mondo

Questo grafico Tableau mostra l'andamento degli scambi commerciali della Città metropolitana di Bologna con il resto del mondo nel corso del 2021. E' composto da 3 dashboard: 1 relativa alle esportazioni (valori assoluti in migliaia di euro), 1 relativa alle importazioni (valori assoluti in migliaia di euro), 1 relativa ai saldi commerciali (in blu quelli positivi e in rosso quelli in passivo). Tutte le dashboard sono navigabili. L'intensità del colore corrisponde al valore assoluto. E' possibile zoomare; inoltre, posizionandosi su una determinata nazione con il mouse vengono evidenziati il nome della stessa e il valore degli scambi commerciali in migliaia di euro. I grafici delle esportazioni e delle importazioni sono in serie storica a partire dal 2013: agendo sul filtro dell'anno si può verificare l’andamento del fenomeno nel tempo

Le merci prodotte nella nostra provincia confermano il proprio appeal nei confronti di Germania (2 miliardi di euro), Stati Uniti (1,8 miliardi), Giappone (1,6 miliardi) e Francia (1,2 miliardi). Rispetto all’anno precedente le esportazioni verso la Germania sono aumentate del +21,6%, del + 14,5% per gli Stati Uniti, del +9,5% per il Giappone e del +16,1% per la Francia. Variazione negativa per il Regno Unito con -7,5% rispetto al 2020, che conferma la quinta posizione in classifica.

Sono oltre 200 le “entità nazionali” (stati nazionali o domini) in cui le aziende bolognesi vendono i propri prodotti. Alle spalle delle 5 nazioni citate, si collocano Cina, Spagna, Polonia e Russia (con esportazioni tra i 700 e i 400 milioni). Tra le prime 36 nazioni che comprano le nostre merci (export oltre i 100 milioni di euro), 15 fanno parte dell'Unione Europea a 27: l’aumento sul 2020 (+21,6%), dell'Unione Europea è in linea con l’espansione generale del nostro export; l’Unione a 27 rimane il principale approdo esportativo bolognese: il 38,3% delle merci felsinee è diretto verso gli altri 26 paesi dell’Unione.

Per quanto riguarda le importazioni Germania (2,1 miliardi di euro), Cina (1 miliardo) e Belgio (958 milioni), si confermano i principali mercati dove le imprese felsinee acquisiscono i prodotti necessari a soddisfare il proprio fabbisogno. Tra le prime 32 nazioni nella graduatoria delle importazioni, ben 23 membri si trovano anche nella analoga graduatoria delle esportazioni. L'Unione Europea si conferma il bacino geopolitico principale per le importazioni, con quasi il 60% del volume delle importazioni proveniente dai Paesi UE (+26,5% rispetto al 2020).

Analizzando i 20 Stati che presentano un segno positivo nella bilancia commerciale per la nostra provincia maggiore di 100 milioni di euro, si vede come questa graduatoria sia guidata dagli USA, nei confronti dei quali le nostre imprese vantano un attivo di oltre un miliardo e mezzo di euro (in aumento del +13,6% negli ultimi 12 mesi). Il Giappone, in crescita del +8,6%, si colloca in seconda posizione (1,5 miliardi di attivo). Seguono Regno Unito, Polonia, Russia, Francia, e Spagna: nazioni verso le quali l’attivo è compreso tra i 648 e i 302 milioni. L’incremento maggiore delle esportazioni sulle importazioni fa sì che i saldi commerciali siano positivi. Per analizzare gli Stati verso i quali la bilancia commerciale risulta di segno negativo, limiteremo l'osservazione alle ultime 10 nazioni, verso le quali il deficit è minore o uguale a 17 milioni di euro. Il passivo maggiore è nei confronti del Belgio, da cui Bologna importa 577 milioni di euro di beni in più rispetto a quanto esporti, seguito dalla Cina (con 331 milioni di disavanzo). Oltre a queste due nazioni solo Paesi Bassi, Romania, Germania e Svezia fanno registrare cifre superiori ai 100 milioni di euro. Tra le 10 nazioni verso cui il passivo è significativo 7 sono paesi membri dell'UE.

Import-Export della Città metropolitana di Bologna nel 2021: focus sugli scambi con la Russia e l'Ucraina

Questo file Tableau mostra i volumi degli scambi commerciali della Città metropolitana di Bologna per il 2021 con la Russia e l’Ucraina.

Le esportazioni verso la Russia nel 2021 si attestano intorno ai 423 milioni di euro, contro un volume di importazioni di circa 18,3 milioni di euro. Bologna copre il 28% delle esportazioni regionali verso la Russia e incide per il 6% su quelle italiane. Per l’Ucraina invece le esportazioni e le importazioni nel 2021 sono rispettivamente pari a 213,2 e 8,1 milioni di euro. Bologna copre il 46,5% delle esportazioni regionali verso l’Ucraina e incide per il 10,1% su quelle italiane. Dunque per il territorio di Bologna la bilancia commerciale verso questi due Paesi è fortemente positiva: +404,6 milioni di euro per la Russia e +205,1 milioni di euro per l’Ucraina. Per entrambi i Paesi le merci esportate sono quasi per la totalità prodotti derivanti dalle attività manifatturiere. Per le importazioni dalla Russia, oltre alle attività manifatturiere, quasi il 4% (circa 720mila euro) è dato dai prodotti dell’estrazione di minerali, da cave e miniere. Per le importazioni dall’Ucraina, infine, più della metà (oltre 4,1 milioni di euro) sono prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca.

Import-Export della Città metropolitana di Bologna - categorie merceologiche

Questo file Tableau, composto da 1 grafico e una tabella, mostra la suddivisione degli scambi commerciali della Città metropolitana di Bologna in base al settore economico. La tabella entra nel maggior dettaglio specificando le singole componenti merceologiche, a livello di "gruppo" dei settori economici del grafico.

La "meccanica tradizionale" anche nel 2021 è la locomotrice dell’export bolognese: circa un terzo delle esportazioni è rappresentato da merci di questo settore merceologico, con un incremento in termini assoluti su base annua di oltre 600 milioni, raggiungendo i volumi pre-pandemia. Restano molto rilevanti anche le esportazioni di "mezzi di trasporto" (circa 3,18 miliardi; +533 milioni sul 2020), del comparto "moda" (quasi 1,5 miliardi) e del settore "elettrico, elettronico, biomedicale" (1,49 miliardi; in crescita di 278 milioni).

Le esportazioni del settore alimentare (che include anche i tabacchi) dopo la crescita di oltre 250 milioni di euro (+14,6%) nel 2020, si conferma un settore in salute, con quasi 2,5 miliardi di export (+374 milioni, +18,3%), e rappresenta il terzo settore come capacità di export.

Entrando nel dettaglio dei gruppi merceologici, con oltre 2,5 miliardi di euro, la voce principale è quella relativa alle "altre macchine di impiego generale", seguite dagli “autoveicoli”, con 1,8 miliardi, e dal tabacco con oltre 1,7 miliardi.

Il settore leader tra le importazioni è quello “elettronico, elettrico e biomedicale", con circa 1,58 miliardi di euro di importazioni, seguito da altre 4 categorie merceologiche con importazioni comprese tra 1 e 1,52 miliardi di euro: "mezzi di trasporto", "chimica, gomma, plastica", "meccanica tradizionale" e "moda".

Il saldo commerciale bolognese più rilevante è frutto delle vendite di prodotti della "meccanica tradizionale". Nel 2021 l'attivo di questo settore è di poco superiore ai 4,2 miliardi di euro, in aumento di circa 300 milioni sul dato del 2020. Il settore alimentare, grazie ai tabacchi, registra un saldo superiore agli 1,4 miliardi di euro, in crescita di oltre 600 milioni su base annua.