Rifiuti
Secondo ISPRA la rimozione delle misure di limitazione degli spostamenti adottate nel 2020 a seguito della pandemia da Covid, la riapertura di attività commerciali e la ripresa del pendolarismo e dei flussi turistici, hanno avuto un ruolo significativo nella ripresa del dato di produzione di rifiuti nel nostro paese. Nel 2021, la produzione italiana dei rifiuti urbani (RU) si attesta a 29,6 milioni di tonnellate, in aumento del 2,3% rispetto al 2020. Per l'insieme dei grandi comuni, in particolare, l'aumento risulta anche più elevato rispetto a quello registrato su scala nazionale.
Nel 2021 il pro capite medio delle grandi città si attesta a 543 chilogrammi per abitante, superiore di 41 chilogrammi rispetto alla media italiana (502 chilogrammi per abitante).
I valori più alti di produzione pro capite si riscontrano per Catania (722 chilogrammi per abitante, con 30 chilogrammi in più rispetto al 2020), Firenze (602 chilogrammi) e Venezia (587 chilogrammi), mentre i più bassi, prossimi o al di sotto dei 500 chilogrammi per abitante, per Verona (502 chilogrammi), Torino (486 chilogrammi), Trieste e Milano (rispettivamente con 475 e 459).
Passiamo ora alla percentuale di raccolta differenziata, sempre secondo i dati pubblicati da ISPRA nel Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2022. Nel 2021 in Italia la percentuale di raccolta differenziata (RD) è pari al 64% della produzione di rifiuti, con una crescita di un punto rispetto al 2020. Tra i grandi centri, i maggiori livelli di raccolta differenziata si osservano per Venezia e Milano, con percentuali pari, rispettivamente, al 65,2% e 62,5%, seguiti da Padova, con il 61,3%, e Bologna, 57,2%. Superano il 50% anche Verona, Firenze e Torino i cui tassi si attestano, rispettivamente, al 54,5%, 53,5% e 53,3%. Palermo e Catania fanno rilevare percentuali pari, rispettivamente, a 13,6% e 11,3%.
Sul sito dell'Area Programmazione e Statistica sono inoltre disponibili dati statistici sulla raccolta dei rifiuti del Comune di Bologna.