A Bologna nel 2021 sono presenti in catasto oltre 28mila unità immobiliari di tipo non residenziale, di cui il 45% (13.000) sono negozi (C1) e il 30% (8.700) sono uffici e studi privati (A10).
Negli ultimi dodici anni gli immobili di tipo non residenziale in totale sono diminuiti di oltre 2.100 unità (-7%). Questa variazione è attribuibile principalmente al settore terziario (-13%) e al settore che comprende i negozi, i laboratori e gli alberghi (-8%), mentre i fabbricati costruiti per speciali esigenze commerciali e industriali, come anche gli opifici, hanno registrato una variazione positiva. Nell’ultimo anno le registrazioni in catasto degli immobili non residenziali hanno evidenziato un calo di circa 230 immobili, decremento che ha investito i settori terziario e commerciale, mentre quello produttivo è rimasto sostanzialmente stabile.
Mediamente a Bologna nel 2021 gli immobili di tipo non residenziale hanno registrato una rendita media di quasi 4.400 euro: si passa da una rendita media di poco meno di 45mila euro della categoria D2 (alberghi e pensioni) ad una valore di 1.000 euro per la categoria C3 (laboratori). Nel complesso la rendita media degli immobili non residenziali è aumentata, negli ultimi dodici anni, del +5%; nell’ultimo anno la variazione è stata sostanzialmente costante.
Passando al valore immobiliare medio, nel 2021 si registra un dato complessivo di 314mila euro (era 305mila nel 2009); nell’ultimo anno tale valore ha è rimasto invariato.
A livello territoriale circa 7.100 immobili di tipo non residenziale (nella stragrande maggioranza di tipo commerciale e terziario) sono situati all’interno del quartiere Porto - Saragozza, in particolare nelle zone Marconi (circa 3.000) e Malpighi (oltre 2.100). Circa 7.000 unità sono collocate nel quartiere Santo Stefano: circa 2.900 nella zona Galvani e poco più di 2.400 in Irnerio. Il quartiere Savena è quello con il minor numero di unità immobiliari di questo tipo (poco più di 1.800), con una netta prevalenza di unità immobiliari di tipo commerciale (poco più di 1.300). Le zone in cui sono meno presenti immobili di tipo non residenziale sono Colli (poco più di 250), Barca (circa 580) e San Ruffillo (600).
Se i settori terziario e commerciale sono prevalenti nei quartieri Porto - Saragozza e Santo Stefano (che comprendono le zone del centro storico), il settore produttivo è concentrato prevalentemente nel quartiere San Donato - San Vitale e nei quartieri Navile e Borgo Panigale - Reno.
E’ il settore produttivo che registra i valori degli immobili maggiori (circa 6.200 euro la rendita media e oltre 422.000 euro il valore immobiliare medio); i settori terziario e commerciale si attestano invece entrambi su valori di rendita media pari a circa 4.000 euro e valori immobiliari medi pari rispettivamente a 332mila euro e 288mila euro. Questo ha un impatto sulle zone della città in cui il valore degli immobili non residenziali è più alto: la zona San Donato (rendita media circa 7.200 euro e valore immobiliare medio oltre 508mila euro) e la zona Lame (rendita media 6.000 euro e valore immobiliare medio circa 422mila euro).