Nella città felsinea gli immobili presenti nel Catasto superano le 400.000 unità. Di questi oltre 228.000 (55%) sono di tipo residenziale, oltre 28.000 (7%) appartengono ai settori terziario, commerciale e produttivo, mentre circa 155.000 immobili (37%) sono pertinenze. Circa 4.000 unità immobiliari appartengono infine ad altre categorie catastali non riconducibili a quelle sopra menzionate.
Queste tipologie immobiliari sono classificate nel catasto in diversi gruppi. Quelli maggiormente rappresentativi in termini di numerosità assoluta sono il gruppo A e il gruppo C, rispettivamente il 57% e il 37% dell’intero patrimonio immobiliare; il primo gruppo costituito quasi totalmente da immobili di tipo residenziale (in particolare abitazioni di tipo civile, economico e popolare), il secondo con una forte prevalenza di autorimesse.
Dal 2009 al 2021 lo stock catastale complessivo nel Comune di Bologna è aumentato del 7% (circa 26.000 unità immobiliari in più). Nell’ultimo anno in Catasto sono state registrate complessivamente 7.000 unità immobiliari in più. E’ opportuno ricordare che tali variazioni possono dipendere da almeno tre fattori: nuove costruzioni, frazionamenti o fusioni di unità immobiliari esistenti, oppure da rettifiche dovute a nuovi accatastamenti di unità già in essere.
L’incremento intervenuto nella numerosità dello stock dal 2009 ad oggi riguarda tutti i gruppi, in particolare la variazione positiva maggiore è stata registrata nel gruppo D costituito dagli immobili a destinazione speciale (+28%), interessando per lo più i fabbricati costruiti per attività commerciali (D8), i locali e fabbricati per esercizi sportivi (D6) e i locali per attività produttive (D10), seguita dal gruppo B (+18%), gruppo di immobili che comprende le scuole e gli uffici pubblici.
L’intero stock catastale presenta una rendita pari a 376 milioni di euro, di cui il 50% (186 milioni) attribuibile al settore residenziale. Negli ultimi dodici anni la rendita totale è aumentata del 6% (l’aumento maggiore si è avuto nel gruppo B, +15%); nell’ultimo anno l’incremento è stato di 1 milione di euro.
Al fine di fornire un valore degli immobili prossimo, anche se inferiore a quello reale, è stato introdotto il valore immobiliare (calcolabile, partendo dalla rendita, solo per gli immobili dei gruppi A, B, C, D). A livello comunale abbiamo un ammontare complessivo di oltre 47 miliardi di euro, i due terzi del quale imputabili agli immobili ad uso abitativo. Per le classificazioni e la definizione del valore immobiliare si veda la nota metodologica. Il valore immobiliare, derivato dalla rendita, ha registrato anch’esso un incremento: nei dodici anni pari a +4%, sebbene nell’ultimo anno sia rimasto sostanzialmente stabile.
A livello territoriale nel 2021 il quartiere con il maggior numero di immobili è Porto - Saragozza (poco più di 78.000 unità immobiliari), seguito da Santo Stefano (oltre 76.000), mentre il quartiere con il minor numero di immobili è Savena (poco più di 59.000).
La distribuzione del valore complessivo della rendita per quartiere segue la numerosità delle unità immobiliari, anche se il quartiere Santo Stefano (con una rendita pari a 79 milioni di euro) presenta un valore leggermente più elevato di Porto - Saragozza (77 milioni). Il quartiere Savena, con la rendita più bassa, si attesta su un valore pari a quasi 31 milioni di euro.
Nel Comune di Bologna si passa quindi da una rendita media pari a 1.035 euro nel quartiere Santo Stefano a una rendita media di 520 euro nel quartiere Savena.
Considerando il valore immobiliare medio, Santo Stefano presenta il valore massimo, pari a 139mila euro e Savena il valore minimo (79mila euro).
Passando ad un’analisi per zona, Mazzini risulta quella con il maggior numero di immobili (oltre 38,6mila unità immobiliari), seguita subito dopo da San Vitale (38,4mila) e Bolognina (33,6mila); il minor numero di unità immobiliari è invece presente nella zona Colli (poco più di 8.770 unità). Se si considera il valore degli immobili, è invece la zona Marconi quella che presenta il dato più alto (circa 1.500 euro la rendita media; poco meno di 170mila euro il suo valore immobiliare medio); la zona Barca si attesta sui valori più bassi (491 euro la rendita media; circa 75mila euro il valore immobiliare medio).