A Bologna nel 2022 sono presenti in catasto oltre 28mila unità immobiliari di tipo non residenziale, di cui il 45% (13.000) sono negozi (C1) e il 30% (8.600) sono uffici e studi privati (A10).
Negli ultimi tredici anni gli immobili di tipo non residenziale in totale sono diminuiti di oltre 2.300 unità (-8%). Questa variazione è attribuibile principalmente al settore terziario (-13%) e al settore che comprende i negozi, i laboratori e gli alberghi (-9%), mentre i fabbricati costruiti per speciali esigenze commerciali e industriali, come anche gli opifici, hanno registrato una variazione positiva. Nell’ultimo anno le registrazioni in catasto degli immobili non residenziali hanno evidenziato un calo di 170 immobili, decremento che ha investito i settori terziario e commerciale, mentre quello produttivo è rimasto sostanzialmente stabile.
Mediamente a Bologna nel 2022 gli immobili di tipo non residenziale hanno registrato una rendita media che supera i 4.400 euro: si passa da una rendita media di 47mila euro della categoria D2 (alberghi e pensioni) ad un valore di 1.000 euro per la categoria C3 (laboratori). Nel complesso la rendita media degli immobili non residenziali è aumentata, negli ultimi tredici anni, del +6%; solo nell’ultimo anno la variazione è stata del +1%.
Passando al valore immobiliare medio, nel 2022 si registra un dato complessivo di 316mila euro (era 305mila nel 2009); nell’ultimo anno tale valore è aumentato di circa 2.000 euro.
A livello territoriale oltre 7.000 immobili di tipo non residenziale (nella stragrande maggioranza di tipo commerciale e terziario) sono situati all’interno del quartiere Porto - Saragozza, in particolare nelle zone Marconi (circa 2.900) e Malpighi (circa 2.100). Oltre 6.800 unità sono collocate nel quartiere Santo Stefano: circa 2.800 nella zona Galvani e poco più di 2.400 in Irnerio. Il quartiere Savena è quello con il minor numero di unità immobiliari di questo tipo (circa 1.800), con una netta prevalenza di unità immobiliari di tipo commerciale (poco più di 1.300). Le zone in cui sono meno presenti immobili di tipo non residenziale sono Colli (poco più di 250), Barca (circa 570) e San Ruffillo (600).
Se i settori terziario e commerciale sono prevalenti nei quartieri Porto - Saragozza e Santo Stefano (che comprendono le zone del centro storico), il settore produttivo è concentrato prevalentemente nel quartiere San Donato - San Vitale e nei quartieri Navile e Borgo Panigale - Reno.
E’ il settore produttivo che registra i valori degli immobili maggiori (oltre 6.400 euro la rendita media e oltre 437.000 euro il valore immobiliare medio); i settori terziario e commerciale si attestano invece su valori di rendita media pari a circa rispettivamente 3.900 euro e 4.200 euro e valori immobiliari medi pari a 327mila euro per il settore terziario e 278mila euro per quello commerciale. Questo ha un impatto sulle zone della città in cui il valore degli immobili non residenziali è più alto: la zona San Donato (rendita media oltre 7.200 euro e valore immobiliare medio che supera i 509mila euro) e la zona Lame (rendita media 5.900 euro e valore immobiliare medio di oltre 416mila euro).