Nella città felsinea gli immobili presenti nel Catasto superano le 422.000 unità. Di questi oltre 229.000 (55%) sono di tipo residenziale, oltre 28.000 (7%) appartengono ai settori terziario, commerciale e produttivo, mentre circa 161.000 immobili (38%) sono pertinenze. Quasi 4.000 unità immobiliari appartengono infine ad altre categorie catastali non riconducibili a quelle sopra menzionate.
Queste tipologie immobiliari sono classificate nel catasto in diversi gruppi. Quelli maggiormente rappresentativi in termini di numerosità assoluta sono il gruppo A e il gruppo C, rispettivamente il 56% e il 42% dell’intero patrimonio immobiliare; il primo gruppo costituito quasi totalmente da immobili di tipo residenziale (in particolare abitazioni di tipo civile, economico e popolare), il secondo con una forte prevalenza di autorimesse.
Dal 2009 al 2022 lo stock catastale complessivo nel Comune di Bologna è aumentato del 9% (oltre 33.000 unità immobiliari in più). Nell’ultimo anno in Catasto sono state registrate complessivamente circa 7.000 unità immobiliari in più. E’ opportuno ricordare che tali variazioni possono dipendere da almeno tre fattori: nuove costruzioni, frazionamenti o fusioni di unità immobiliari esistenti, oppure da rettifiche dovute a nuovi accatastamenti di unità già in essere.
L’incremento intervenuto nella numerosità dello stock dal 2009 ad oggi riguarda tutti i gruppi, in particolare la variazione positiva maggiore è stata registrata nel gruppo D costituito dagli immobili a destinazione speciale (+29%), interessando per lo più i fabbricati costruiti per attività commerciali (D8) e i locali e fabbricati per esercizi sportivi (D6), seguita dal gruppo B (+18%), gruppo di immobili che comprende le scuole e gli uffici pubblici.
L’intero stock catastale presenta una rendita pari a 377 milioni di euro, di cui il 50% (187 milioni) attribuibile al settore residenziale. Negli ultimi tredici anni la rendita totale è aumentata del 6% (l’aumento maggiore si è avuto nel gruppo B, +16%); nell’ultimo anno l’incremento è stato di oltre 1 milione di euro.
Al fine di fornire un valore degli immobili prossimo, anche se inferiore a quello reale, è stato introdotto il valore immobiliare (calcolabile, partendo dalla rendita, solo per gli immobili dei gruppi A, B, C, D). A livello comunale abbiamo un ammontare complessivo di 47,5 miliardi di euro, i due terzi del quale imputabili agli immobili ad uso abitativo. Per le classificazioni e la definizione del valore immobiliare si veda la nota metodologica. Il valore immobiliare, derivato dalla rendita, ha registrato anch’esso un incremento: nei tredici anni pari a +5%, sebbene nell’ultimo anno sia rimasto sostanzialmente stabile.
A livello territoriale nel 2022 il quartiere con il maggior numero di immobili è Porto - Saragozza (79,5mila unità immobiliari), seguito da Santo Stefano (77,5mila), mentre il quartiere con il minor numero di immobili è Savena (poco più di 60.000).
La distribuzione del valore complessivo della rendita per quartiere segue la numerosità delle unità immobiliari, anche se il quartiere Santo Stefano (con una rendita pari a 79 milioni di euro) presenta un valore leggermente più elevato di Porto - Saragozza (77,4 milioni). Il quartiere Savena, con la rendita più bassa, si attesta su un valore pari a 31 milioni di euro.
Nel Comune di Bologna si passa quindi da una rendita media pari a 1.019 euro nel quartiere Santo Stefano a una rendita media di 517 euro nel quartiere Savena.
Considerando il valore immobiliare medio, Santo Stefano presenta il valore massimo, pari a 138mila euro e Savena il valore minimo (78,5mila euro).
Passando ad un’analisi per zona, Mazzini risulta quella con il maggior numero di immobili (oltre 39mila unità immobiliari), seguita subito dopo da San Vitale (39mila) e Bolognina (35mila); il minor numero di unità immobiliari è invece presente nella zona Colli (9mila unità). Se si considera il valore degli immobili, è invece la zona Marconi quella che presenta il dato più alto (oltre 1.400 euro la rendita media; poco più di 165mila euro il suo valore immobiliare medio); la zona Barca si attesta sui valori più bassi (486 euro la rendita media; 74mila euro il valore immobiliare medio).